L'ELEFANTINO ELIO: SENTIRSI AMICI
Vicino al torrente poco distante dal grande bosco abitava Elio, un grazioso elefantino veloce e furbo come pochi animali, ma tanto egoista.
Un bel giorno d'autunno, Elio cominciava a mangiare la sua frutta preferita, senza accorgersi del piccolo koala Kay che spinto dalla fame, sfrecciò velocemente e rubò una banana .
- Al ladro! Al ladro! – urlò Elio cercando di acciuffarlo con un rapido balzo, ma non gli riuscì e cominciò ad inseguirlo per tutto il bosco. Il koala, con brevi e rapidi passi , raggiunse una folta quercia e si arrampicò fino in cima.
Elio, dopo tanto riflettere, capi che un Elefante , se vuole catturare un koala, deve possedere una cosa sola: delle ali!
Tra i folti cespugli di more, c'era un grandissimo pallone rosso, come quelli che si vendono nelle fiere .
In un battibaleno Elio corse a districarlo dai rovi. Vi legò un robusto bastoncino, vi si accomodò e, tenendosi ben saldo, si diede una forte spinta verso l'alto. Così si librò leggero leggero, su per il cielo, mentre il cuore gli batteva forte forte nell'avvicinarsi a Kay, tra la meraviglia degli abitanti del bosco nel vedere uno spericolato Elefantino levarsi con tanta disinvoltura nell'aria!
Ma il furbo Koala, non appena lo vide salire verso la cima della quercia, strappò un piccolo ramo appuntito e lo lanciò verso il pallone che finì con lo scoppiare.
Elio cominciò a precipitare vorticosamente verso il basso e... patapunfete! andò a finire nel bel mezzo delle acque gelide dello stagno.
Per fortuna si precipitò a soccorrerlo il coccodrillo Ciccio che passava la giornata in acqua a nuotare. Lo liberò dalle alghe, lo adagiò con cura su una foglia di ninfea e infine lo spinse a riva.
Il povero Elio , infreddolito e tremante, si trascinò verso casa18 e si infilò subito sotto le coperte!
Mentre, desolato, meditava sui tristi avvenimenti di quel giorno, venne a trovarlo il leone Leo, famoso in tutto il bosco per le ottime medicine che sapeva preparare.
- Hai gli occhi stralunati e la febbre alta! - sentenziò in tono preoccupato. - Per fortuna ho portato con me un infuso di aglio, formiche e pepe, prodigioso in casi come il tuo!
A sentir parlare di aglio, formiche e pepe, Elio per poco non morì dallo spavento. Ma si fece coraggio e raccogliendo quel poco di voce che gli restava in gola, replicò:
- Tienilo per te, il tuo intruglio! Preferirei morire piuttosto di berlo!
Sorpreso da questa sgarbata risposta, Leo non osò aggiungere più nulla. Deluso ed amareggiato, andò a sedersi sull'uscio di casa.
- Oh, se fosse qui il saggio tigrotto Tino! - cominciò a ripetere ad alta voce. - Le sue medicine sono cosi dolci ed efficaci che Elio guarirebbe in un batter d'occhio se solo ne assaggiasse una cucchiaiata!
Kay sentì le parole di Leo e pentito del guaio combinato, corse verso il lontanissimo fungo rosso dove abitava il saggio tigrotto.
Col cuore che batteva molto forte, il koala scongiurò Tino di preparare al più presto una delle sue miracolose medicine. Il tigrotto acconsentì sorridendo e si mise subito al lavoro nel suo grande laboratorio.
E quando finì di preparare la porzione , il saggio medico finalmente si recò da Elio e gli fece bere in un sol fiato il decotto che si sentì subito meglio. Anzi, per dimostrare a tutti com'era guarito, improvvisò una serie di salti mortali, tra le risate e la soddisfazione degli abitanti del bosco che, dimenticando le sgarberie subite, si erano precipitati a casa sua per rendersi utili.
In mezzo a tanti amici, il nostro piccolo elefantino era senza parole. Si sentiva felice, tanto e tanto felice come non lo era stato mai.
Quel giorno aveva capito che aiutarsi reciprocamente e sentirsi fratelli è la cosa più bella e preziosa del mondo!
IL PROGETTO COMPRENDE:
- VIDEO RACCONTO
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